L’amicizia in adolescenza, genitori presenti al momento giusto

L’adolescenza è un periodo complesso, nel quale il ragazzo impara a conoscere il mondo e a mettersi alla prova, in un percorso di crescita progressiva che lo porterà all’ingresso nell’età adulta. A differenza dei bambini che hanno bisogni di vicinanza e dipendenza dalle figure genitoriali, gli adolescenti hanno la necessità di differenziarsi ed iniziare il processo di costruzione della propria indipendenza pratica ma soprattutto emotiva.

L’importanza del ruolo dei genitori

In questo inevitabile passaggio, un ruolo cardine è rappresentato dalle amicizie con le quali misurarsi e sperimentare la graduale conquista dell’autonomia.

Con gli amici ci si può mettere a nudo, sentendosi sicuri, compresi e accettati. Si può soprattutto parlare di argomenti importanti o imbarazzanti se discussi con genitori o adulti. Nei coetanei si ricerca fiducia, complicità, intesa e condivisione di interessi comuni. Gli amici sono un sostegno per la propria identità, permettono di sentirsi più forti, di esternare gli aspetti più nascosti di sé, emulando comportamenti che si ammirano.

Un ragazzo cerca una compagnia di amici ai quali vorrebbe assomigliare, da cui si può sentire protetto e da cui può anche imparare.

Qualche consiglio per gli adulti

I genitori hanno un ruolo molto difficile in questa fase: agevolare la socializzazione dei figli.

La nascita di nuove amicizie spesso è motivo di contrasto con i genitori ai quali viene di fatto a mancare la possibilità di controllo e di gestione anche della vita sociale dei figli, con tutto il carico di ansie, preoccupazioni e tentativi di vincolo che ne conseguono e che possono costituire il motore di accesi conflitti.

Ma crescere prevede anche il saper scegliere, la possibilità di sbagliare, l’imparare ad affrontare i rischi e ad assumersi nuove responsabilità.

I genitori devono, quindi, cercare di lasciarli liberi di scegliere e di sbagliare, senza però mai interrompere la sorveglianza e il dialogo.

Si tratta di un compito di guida tutt’altro che marginale, anche se avviene dietro le quinte. Quando le cose vanno male mamma e papà dovrebbero essere sempre presenti per fornire il proprio supporto, tanto importante nei momenti di fragilità.

Come? ricordando che trovare gli amici giusti non è cosa facile, che spesso questo richiede tentativi molteplici o, ancora, che bisogna armarsi di pazienza e tenacia di fronte alle esperienze negative che ci possono anche segnare profondamente.

Fondamentale, per i genitori, è poi ricordare che l’amicizia tra adolescenti è molto diversa da quella tra adulti: per un ragazzo in formazione il senso di appartenenza, la ricerca di sostegno e il desiderio di emulazione degli altri assumono un ruolo centrale, per non dire cruciale. Proprio per questo accettano di modificare sé stessi per essere accettati, per mostrarsi forti o all’altezza dei loro amici, nascondendo fragilità e timori. A volte, i giovani meno forti, si avvicinano a un gruppo in base alla convenienza, al potere e alla visibilità di chi ne fa parte: questo li può spingere, pur di non sentirsi esclusi, a compiere azioni che non sono intimamente condivise, fino a gesti trasgressivi o perfino illegali.

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