È importante conoscere i nostri diritti per poter poi consapevolmente scegliere: un diritto non conosciuto equivale ad un diritto negato.
Le famiglie dal momento in cui apprendono e comprendono che il loro figlio presenta un Disturbo Specifico di Apprendimento si trovano ad affrontare un percorso difficoltoso e tutto in salita, non solo sotto il profilo emotivo ma anche economico.
E’ importante che i genitori quindi sappiano che una legge di Stato nel lontano 1990 ha riconosciuto loro il diritto a percepire un sostegno economico chiamato indennità di frequenza.
L’indennità di frequenza è una prestazione economica erogata a sostegno dell’inserimento scolastico e sociale dei ragazzi, minori di 18 anni, che si trovino in una difficoltà persistente a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, proprio come i ragazzi certificati DSA e permette l’accesso a percorsi di logopedia e di sostegno psicologico necessari a colmare la disabilità.
Possiamo dire che il godimento di questo beneficio economico permette di garantire una completa e concreta attuazione al diritto, all’educazione e allo studio, sia esso istruzione scolastica o formazione professionale, diritti questi tutti garantiti dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, anche per i ragazzi certificati DSA.
L’indennità di frequenza è concessa, a domanda dell’interessato, solo in presenza di precisi requisiti :
requisito medico sanitario sanitario: cioè deve essere certificato il Disturbo Specifico dell’Apprendimento;
requisito ambientale: il minore deve frequentare la scuola -pubblica o privata- oppure i centri di riabilitazione o i centri di formazione professionale o occupazionale;
requisito reddituale: non disporre di un reddito personale superiore al momento ad € 4.800,38, ma aggiornato annualmente dall’Ente assistenziale.
Il sussidio per indennità di frequenza è pari a € 280,00 circa mensili ed è dovuto, salvo casi particolari, per il tutto il periodo di frequenza scolastica (di solito da settembre a giugno). Talvolta può essere concessa anche per i mesi “estivi” da giugno a settembre, qualora risulti necessario un percorso riabilitativo anche in tali mesi dell’anno.
Si consiglia quindi prima di procedere con ogni altro adempimento di munirsi di certificazione medica, che attesti la presenza del requisito medico sanitario.
Avv. Monica Fiaschi
Avv. Ilaria Quartieri